Quello che non siamo in grado di cambiare, dobbiamo almeno descriverlo.
– Rainer Werner Fassbinder-

Quest’anno ricorre il 15esimo anniversario del genocidio avvenuto in Bosnia e Erzegovina nella città di Srebrenica. Considerata la risoluzione del Parlamento Europeo, dell’anno scorso, che ha proclamato l’11 Luglio come “Giornata Europea Commemorativaper le Vittime del Genocidio di Srebrenica”, la società civile italiana si sta mobilitando per  soddisfare la necessità di promuovere nell’intera Europa e in particolare in Italia, la consapevolezza dei tragici eventi avvenuti in Bosnia e Erzegovina durante la sanguinosa guerra degli anni ’90: il massacro che ebbe luogo quindici anni fa a Srebrenica rappresenta una ferita sempre aperta nella storia d’Europa, da ricordare adeguatamente per impedire il ripetersi difatti del genere. La responsabilità di una giusta commemorazione anche da parte degli Stati Membri dell’Unione Europea è fondamentale vista la grave responsabilità che la comunità internazionale riveste nella vicenda.

Srebrenica oggi

Tale responsabilità è chiaramente indicata nella Risoluzione del Parlamento Europeo emanata il 7 Gennaio 2009, che dichiara “considerando che le carenze nei meccanismi decisionali dell’Unione europea e la mancanza di un’autentica politica estera e di sicurezza comune hanno avuto un ruolo negativo nello sviluppo degli eventi (..); considerando che l’inefficacia e l’inadeguatezza delle organizzazioni internazionali sono state fatali per gli abitanti di Srebrenica e mettono in risalto l’urgenza e la necessità di migliorare la preparazione e il coordinamento degli interventi internazionali per mantenere e imporre la pace”.
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Vai al testo della Risoluzione del Parlamento europeo del 15 Gennaio 2009 su Srebrenica.
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